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2 Settembre 2014 | Attualità

Ballarò si rifà il trucco con Giannini

“Io non faccio il talk-show di un altro” : così Massimo Giannini presenta la sua versione di Ballarò , in attesa della prima puntata stagionale – il prossimo martedì – che significherà un cambio di direzione radicale per il programma, sino alla scorsa primavera nelle mani di Giovanni Floris. L’ex vicedirettore de  la Repubblica , in un’intervista al Corriere della Sera , lascia trasparire tutta la sua voglia di rinnovamento: “ Quando Luigi Gubitosi e Andrea Vianello mi hanno proposto di condurre Ballarò , ho accettato perché mi sentivo personalmente pronto a cambiare: nel lavoro come nella vita considero il cambiamento un valore in sé” .  Giannini non dimentica però i molti anni trascorsi alla corte di Carlo De Benedetti :  “lasciare Repubblica  dopo 28 anni è stato un dolore. Ho avuto la fortuna di lavorare con il più grande direttore della storia del giornalismo italiano, Eugenio Scalfari, e con il suo degno erede, Ezio Mauro, che ha stravinto la scommessa della successione” . Il nuovo corso di Ballarò sarà dettato da una nuova sigla, da un nuovo comico e da un sondaggista differente , come annuncia lo stesso conduttore, che non teme la crisi del formato talk-show: “Ci sono delle difficoltà, sia pure non gravi come quelle della carta stampata” , perché “il chiacchiericcio politico è come un rumore di sottofondo che non lascia tracce” . La soluzione potrebbe essere non concepire più i talk  “come uno scontro tra due curve contrapposte, fin dalla costruzione fisica dello studio” . Riuscire a scavalcare concezioni consolidate della tv nostrana e recuperare il milione di telespettatori persi da Ballarò lo scorso anno sono gli obiettivi di Giannini, nel duello amichevole (e a distanza) con Floris e La7.

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Uomo nel grano - ph Pexels

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